sabato 2 dicembre 2006

Massimo Santoro

Pensierini post-reunion.
1) abbiamo fatto una buona discussione
2) Mi sembra che il tema posto da Enzo sulla “credibilità” dei protagonisti sia stato poco approfondito. A me continua a sembrare un punto non risolto. Che poi è il tema delle classi dirigenti. Forse (lo dico ad Enzo) conviene su questo punto riprendere alcuni ragionamenti.
3) La costruzione del Partito Democratico, ad oggi, è affidato ad un “percorso politico” dove non si capisce bene, ancora una volta (e siamo al Pci-Pds-Ds-Pd in meno di 20 anni) “chiin baseachecosadecideche”. Sono d’accordo anch’io che le cose partono in un modo e possono finire in un altro. Basta concordare sul fatto che a volte possono persino peggiorare. Ed ancora, non vedo “luoghi” dove chi non ha (o non ha più) una tessera di partito possa in qualche maniera contribuire e necessariamente decidere. Qui si porrebbe il tema dell’azione in uno scenario politico dove la “privatizzazione” della sfera delle decisioni pubbliche provoca processi continui di alterazione del rapporto tra politici e cittadini.
4) Alcuni di noi hanno usato il concetto (spero non criptico) del “progetto come descrizione di un’assenza”. L’esigenza di fondare un nuovo partito dovrebbe muovere non tanto dalla preoccupazione di occupare uno spazio, ma piuttosto di de-scrivere scenari entro i quali i liberi individui possano riconoscersi in maniera attiva e partecipata. Ci sembra che più che descrivere un’assenza il progetto di partito democratico consolidi un’inadeguata presenza.
5) Noi napoletani, come si dice, avremmo bisogno di un supplemento di riflessione. Raccontarci dove siamo stati durante il “regno bassoliniano”, cosa abbiamo fatto e come, potrebbe, oltre a chiarire qualcosa tra di noi (desiderio che ha fatto più di un capolino durante la riunione) farci venire qualche buona idea da spendere dalle nostre parti.

Post scriptum semiserio per il mio amico Gianfranco:
Suvvia! Immaginarti in Francia (come dici) che voti per Nicolas Sarkozy sarebbe fare un torto alla tua non banale e talentuosa intelligenza. Non vorrei (parafrasando W. Allen) che anche tu cominciassi ad avere delle opinioni che non condividi.

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